L'edizione 2023 de L’Eredità delle Donne, il festival dedicato all’empowerment femminile con la direzione artistica di Serena Dandini, torna quest’anno in coincidenza della Giornata contro la violenza sulle donne, dal 24 al 26 novembre alla Manifattura Tabacchi di Firenze e online. La manifestazione è un progetto di Elastica, partner fondatori Fondazione CR Firenze e Gucci, con la co-promozione del Comune di Firenze, la collaborazione di Elle e la partecipazione di Manifattura Tabacchi, sede principale del festival. Ecco tutto quello che c’è da sapere.

Che cos'è L'Eredità delle Donne?

Manifestazione con una voce unicamente femminile, L’Eredità delle Donne mette a confronto i grandi temi della contemporaneità. Ogni anno scienziate, economiste, scrittrici, artiste, leader, ambientaliste, attiviste, politiche ed imprenditrici si incontrano qui, dando vita a quella che in meno di cinque anni è diventata una delle manifestazioni di riferimento in Italia sui temi dell’empowerment. Per questo, il festival ha trovato la sua naturale evoluzione nella partnership con Elle. La collaborazione nasce da una comunanza di valori che il settimanale esprime anche nell’ormai consolidato evento annuale ElleActive! e la partnership sarà un’occasione di condivisioni di temi, competenze, visibilità all’insegna di una causa comune, quella della gender equality.

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Manifesto L’Eredità delle Donne 2023

"Nonostante i passi avanti verso l’equità - ha dichiarato infatti Serena Dandini - la violenza di genere non diminuisce. Per quante buone leggi siano state messe in campo e per quante buone intenzioni vengano dichiarate ogni giorno, la rivoluzione culturale necessaria per sconfiggere questo dramma è ancora da compiere. Così abbiamo fatto coincidere il festival con la Giornata mondiale contro la violenza sulle donne. È il nostro modo di abbracciare tutte le sorelle che ne sono vittime. Ma al tempo stesso dire: noi donne siamo forti. Noi non arretreremo di un solo passo".

Il messaggio de L’Eredità delle Donne è chiaro anche nel suo manifesto: l'immagine simbolo della sesta edizione mostra una gonna creata cucendo assieme le date delle più importanti leggi che hanno scandito l'ingresso delle donne nella vita pubblica dell'Italia. Così si coglie il momento giusto per ripassare le tappe del cammino dell'emancipazione femminile, agganciando il suo racconto ai provvedimenti di legge che, dal primo voto delle donne (1946) fino alla Convenzione di Istanbul (ratificato dall' Italia nel 2013), hanno segnato i diritti delle donne e dell’intera società italiana.

Madri della patria, le protagoniste dell'edizione 2023

Il titolo dell'edizione 2023 di Eredità delle Donne è Madri della patria, un principio cardine del festival dalla sua prima edizione, quello di ricordare le personalità a cui dobbiamo battaglie, campagne sociali e disegni di legge che hanno contributo ad un Paese più equo, più solidale, più inclusivo. Per tutti, uomini e donne. Diversi i focus su cui il festival ha deciso di porre l’attenzione, in primis il tema della violenza, ma anche quello di guerra e pace. Di quest'ultimo argomento ci sarà occasione di parlare insieme al Premio Nobel per la Pace 2022 Oleksandra Romantsova, già direttrice del Centro per le libertà civili di Kiev e con Donatella Di Cesare, filosofa ed editorialista.

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Serena Dandini a L’Eredità delle Donne

Si discuterà del tema delle migrazioni e dell'emergenza ambientale con Angelica De Vito, consulente delle Nazioni Unite su cambiamento climatico e rifugiati climatici, e con Giorgia Linardi, portavoce di Seawatch nonché consulente legale e strategica alle operazioni in mare della Ong. Di diritti, maternità e femminismo si parlerà con Eve Ensler, scrittrice e drammaturga, fondatrice del movimento internazionale One Billion Rising e con Rosi Braidotti, che, a distanza di trent'anni dalla prima pubblicazione, esce con un'edizione completamente rivista e ampliata del suo Soggetti nomadi. Corpo e differenza sessuale (Castelvecchi), pietra miliare del pensiero filosofico femminista.

Un focus sarà dedicato alla situazione in Afghanistan con la partecipazione di Zarifa Ghafari, sindaca di Maidanshahr dal 2018 al 2021 oggi rifugiata in Germania, e con la prima donna ambasciatrice in Afghanistan Natalia Quintavalle. Inoltre verranno proposti incontri sull'arte, la musica, il cinema. È preziosa la voce delle più giovani generazioni: sui temi del corpo, della salute, dell'emancipazione e della parità porteranno la loro testimonianza anche la musicista Casadilego e l'attrice, autrice e conduttrice Federica Cacciola. Non mancherà, infine, la rassegna Mappe – Libri al festival, un vero e proprio festival nel festival dedicato alle novità editoriali. Autrici internazionali e italiane faranno tappa a Firenze, dove si susseguiranno numerose presentazioni in anteprima nazionale.

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