Anche in questa 76ma edizione, la delegazione degli italiani a Locarno s’annuncia corposa, innerva premi e sezioni e si rispecchia nel consueto afflusso di connazionali affezionati, pubblico e professionisti del cinema, che ogni anno attraversano il confine per partecipare alle proiezioni e ai lavori del Locarno Film Festival.
Una rappresentanza prestigiosa e vivace, a ogni rango: a partire da maestri come Pietro Scalia, montatore e vincitore di due premi Oscar: "sperimentatore e genio dello sguardo e della musicalità del montaggio", così lo descrive il direttore artistico Giona A. Nazzaro, Scalia verrà qui premiato con il Vision Award TicinoModa e sarà presente in Piazza Grande alla proiezione di due "suoi" capolavori: Black Hawk Down di Ridley Scott e Will Hunting - Genio ribelle di Gus Van Sant. Al produttore e regista Renzo Rossellini "figura cardine del cinema moderno", sarà consegnato invece il Lifetime Achievement Award.
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Restando in Piazza Grande, ricordiamo due degli appuntamenti più attesi, con La Bella Estate di Laura Luchetti e con Non sono quello che sono di Edoardo Leo; parlano italiano anche due dei candidati al Pardo d’Oro: Rossosperanza, favola nera di Annarita Zambrano e Patagonia, opera prima di Simone Bozzelli, autore di corti e video musicali per gruppi come i Måneskin: storia di un ventenne in fuga e del suo sodalizio con un girovago incantatore.
Tre sono i lungometraggi fuori concorso che rappresentano il nostro Paese: Procida di Leonardo Di Costanzo, film collettivo realizzato dai giovani partecipanti al Procida Film Atelier nel 2022, l’anno di Procida capitale italiana della cultura; Mimì, il Principe delle Tenebre, un'altra opera prima di Brando De Sica, che esplora l’incontro di due solitudini: quelle di un pizzaiolo napoletano dai piedi deformi e di Camilla, in fuga da casa e alle prese con un disturbo bipolare. Fuori concorso è anche il nuovo progetto di un altro genio ribelle napoletano, il regista, sceneggiatore e montatore Franco Maresco, che in Lovano Supreme torna a parlare di jazz, in un contesto particolare, quello siciliano.