Un piccolo passo avanti per le famiglie arcobaleno arriva finalmente dal comune di Milano. A partire da metà marzo, una circolare del Viminale ha vietato le trascrizioni in Italia dei certificati di nascita dei figli nati da coppie omogenitoriali facendo riferimento alla legge 40 del 2004 che vieta la gestazione per altri e consente la procreazione medicalmente assistita solo alle coppie eterosessuali. In particolare, le coppie di papà con figli nati all'estero tramite gestazione per altri si erano viste interrompere del tutto la possibilità di registrare gli atti di nascita dei loro bambini. Ora, almeno questo problema è stato risolto e Milano potrà ricominciare a trascrivere i certificati di nascita dei bambini con due papà indicando, però, il solo genitore biologico.

milano riprende la trascrizione dei bambini con due papàpinterest icon
Il sindaco di Milano Giuseppe Sala
Pacific Press//Getty Images

"Noi chiedevamo al governo di poter trascrivere in anagrafe gli atti di nascita dei bambini con due papà, quanto meno con il nome del genitore biologico, per evitare che il minore si ritrovasse in Italia nella nostra città senza nessun atto che certificasse il legame con la famiglia d’origine", ha spiegato il sindaco della città Giuseppe Sala. Di fatto, spiega Sala, "Il ministero ha chiarito che il Comune di Milano può valutare, ai fini della trascrizione del papà biologico del bimbo nato all’estero, anche i cosiddetti atti ulteriori che attestano chi sia il padre biologico e il percorso che la famiglia ha intrapreso". Non era mai successo, ha spiegato il sindaco, che il Ministero lasciasse al Comune di Milano la possibilità di valutare altri documenti in aggiunta al solo atto di nascita senza passare per il Tribunale.

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Secondo Angela Diomede, referente lombarda delle Famiglie Arcobaleno, si tratta, però, di un "atto dovuto" che non andrebbe dipinto come "una vittoria". "Siamo contenti per le coppie di papà che hanno atteso da sette mesi e che ora sanano queste anomalie", ha detto a Repubblica, "Certo è un po' scontato. In altri Comuni si era continuato a farlo. Quindi rispetto alla nostra lotta per i diritti delle famiglie omogenitoriali non cambia nulla". Anche Sala ha ammesso che si tratta "solo di una piccola semplificazione", "ma ci teniamo", ha aggiunto, "a rinnovare la nostra vicinanza e quella della città tutta alla comunità arcobaleno. Siamo con voi e continueremo a lottare al vostro fianco, sempre".

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