10 (+1) lezioni di stile che abbiamo imparato da Jane Birkin
Secchiello di paglia, abiti crochet e jeans a zampa: il nostro omaggio a una leggenda della moda eterna
Jane Mallory Birkin. Cui bastava un cestino di vimini e un banale pullover annodato sulle spalle. Che se avesse saputo delle trasparenze a rivelarsi ai flash, quell’abitino in maglia l’avrebbe indossato anche senza slip. Che degli omaggi modaioli era grata ma anche un po’ scocciata e- a scopo benefico- i feticci li vendeva su eBay. Idolatrata per una bellezza da togliere il fiato, nel 2018, disse a Vogue France: “Quando vedo le foto di me nel 1968, con lo sguardo accentuato dall’eyeliner, la bocca esagerata e la frangia, penso siano orribili”. Spirito libero, nell’animo e nello stile. Cantante, attrice e modella. Musa dell’ultimo maudit ma soprattutto mamma: “L’unica cosa che ho davvero a cuore è come stanno le mie figlie”, precisò a Io Donna.
Cosa la differenzia(va) da tutte? La noncuranza del trend, o meglio, il prenderlo e assoggettarlo a sé, indossando scollature vertiginose e micro lunghezze, allo stesso modo di jeans e t-shirt. Trucco e parrucco au naturel che tanto, a rubare la scena, ci pensavano gli occhi celesti e quel fisico asciutto eppure conturbante. E poi lui, quel je ne sais quoi oggi ampiamente citato, inafferrabile perché non imposto. Spontaneo e autentico, a mettere nostalgia di una moda meno svalutata da show business e grandi numeri. Perché “La moda passa. Lo stile resta”, recita l’abusatissimo adagio di Coco Chanel. Ecco, quello di Jane Birkin, inconsapevole icona dagli anni '60 in poi, resterà per sempre. Noi di Elle la ricordiamo così, in 10 (+1) look iconici che mai smetteranno di ispirarci.
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